Anche in Italia un Super Ministero alla Transizione Ecologica

Lo ha rilanciato il Presidente incaricato Mario Draghi in occasione delle consultazioni per la formazione del nuovo governo. Non un semplice potenziamento del Ministero ma una struttura innovativa ispirata ai modelli europei

Se non è mai stata una Cenerentola, non è mai stata neppur auna regina nella dislocazione del potere in Italia ma ora il Ministero all’Ambiente, con i 209 miliardi del Recovery Plan, può aspirare ad essere particolarmente ambito molto più di prima, grazie alla prevista Creazione del Ministero alla Transizione ecologica cui ha fatto cenno il Premier incaricato Mario Draghi. L’ipotesi di un accorpamento del relativo ministero con lo Sviluppo economico è quella che sembra delinearsi maggiormente: comporterebbe una ridefinizione di competenze e priorità, spostamento di dirigenti, riassegnazione di fondi. Non quindi un semplice rafforzamento del Ministero con una capacità di gestione dei fondi maggiore, come ipotizzato inizialmente, ma una struttura nuova con poteri e funzioni maggiori di quelli attuali. L’Italia guarda all’Europa da questo punto di vista: in Francia, ad esempio, il ministero delle Transizione ecologia accorpa Trasporti e Infrastrutture e la casella-chiave dell’energia, ed è nella cabina di regìa che gestisce e decide sul recovery assieme al presidente Macron e al ministro dell’Economia Bruno Le Mair. In Spagna lo stesso ministero gestisce le politiche energetiche. In Svizzera, esiste un unico ‘Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni’.

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