Scegliere una dieta attenta all’ambiente avrebbe un impatto positivo sulla disponibilità di acqua, visto che, a livello globale, l’agricoltura utilizza il 70% dei prelievi di acqua dolce disponibile per l’irrigazione e causa il 92% dell’impronta idrica dell’umanità”. Sono le riflessioni di Fondazione Barrilla che in vista della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo ha prodotto un report sull’utilizzo sostenibile del bene primario. Ottanta lavatrici a pieno carico, o 33 docce da 10 minuti, equivalgono al consumo di 4.000 litri di acqua, spiegano da Barillla. Lo stesso consumo di acqua che si potrebbe risparmiare in un solo giorno, adottando una dieta sostenibile rispetto ad una non sostenibile. Si tratta dell’acqua utilizzata per produrre il cibo che mangiamo in un giorno e che, cambiando le nostre abitudini, potremmo risparmiare. “Per produrre un chilo di verdura servono 336 litri di acqua, per un chilo di legumi essiccati ne servono circa 4.615, per un chilo di carne di maiale 6.299 e addirittura 15.139 litri per produrre un chilo di carne di manzo – ha dichiarato Marta Antonelli, Direttore della Ricerca di Fondazione Barilla.

Occorre un consumo di acqua più sostenibile
Lo mette in evidenza un rapporto della Fondazione Barilla in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua il 22 marzo