5 chilometri di costa: tanti, ogni anno, ne vengono persi in Italia perché sostituiti da opere artificiali. Tonnellate di cemento che, in appena 20 anni, hanno portato all’alterazione di oltre 100 chilometri di litorale, l’equivalente di più di una dozzina di località balneari come Fregene.
Lo rivela il monitoraggio annuale “Linea di Costa Italiana” di Ispra, che punta l’accento anche su ciò che sta avvenendo subito dietro le nostre spiagge. Ogni anno 10 chilometri di retrospiaggia vengono “mangiati” da costruzioni umane come case, impianti industriali o dighe. Tanto che, di 4.000 chilometri complessivi di retrospiaggia nella penisola italiana, soltanto la metà risulta ad oggi intonso. Di contro, il 20% del totale risulta già completamente occupato dal cemento, con un incremento negli ultimi 20 anni di circa 200km di supericie persa.